Questo racconto comincia nella piazza della chiesa di un piccolo paese di montagna: Vara Superiore. Prati curati, fiori alle finestre, un sorriso entrando in bottega per comprare il pranzo al sacco. Inizia l'escursione: il nastro d'asfalto accompagna il passo nel folto del bosco,poi via, si lascia la strada per il sentiero: una via selvaggia, o meglio selvatica, man mano scoscesa sino agli spettacolari affioramenti rocciosi e la gola sul fiume... Il fiume: acqua cristallina, fresca, rigenerante, energia allo stato puro. Poi la faggeta e le grandi felci. Si sale: si arriva al Passo del Faiallo.
Si arriva alla destinazione di oggi: le sorgenti dell'Orba. Difficile descrivere qualcosa di così semplice eppure di pura bellezza.
Più di mille metri di quota affacciati sul mare. Sosta caffè al rifugio "La nuvola sul mare". Giro di boa e rientro verso Vara Superiore lungo la via romana: la pietra ancora affiorante a tratti di una strada antica, i paesaggi che si spalancano all'improvviso a destra e a sinistra, il profumo dell'erba di montagna, intenso, carico come i colori dei fiori che costellano le radure tra i boschi. Tutto è vivo e selvaggiamente bello. Rientro alle macchine a Vara e ultima tappa: la gelateria Tonito a Martina. Una giornata perfetta.
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