Tanti mi dicono :"Che bel mestiere il tuo!"... Vero, ma non perché riceva alti compensi con minimo sforzo. La vita di una guida escursionistica, che non si accontenta di portare gruppi su strade già note, ma vuole esplorare e far conoscere luoghi sempre nuovi, è un po' più complessa di quel che sembra. È fatta di fatica, ore sul pc e le carte escursionistiche, giornate perse su tracciati ancor più persi e giornate ottime scoprendo vie agibili non segnate da nessuna parte. Magari una settimana di lavoro per consentire in mezza o una giornata ad un gruppo curioso e coinvolto di scoprire qualcosa di nuovo. E quindi? E quindi inizio a raccontare cosa accade dietro le quinte di 3 ore di escursione... Buona lettura.
Vita da guide...
Capitolo 1: Ancora molto da scoprire
Ecco: la domanda fatidica... Da dove cominciare? Nel dubbio.. Dai dati.
Data: 08/07/2019
Oggetto: sopralluogo in Alta Val d'Orba
Attrezzatura: zaino da 60l, scarponi da trekking, sacco a pelo, minibox pronto soccorso, tendino, acqua, cena al sacco (insalata mista pronta), colazione al sacco (succo al mirtillo e croissant), cambio completo, giacca a vento, costume da bagno e asciugamano (impossibile resistere a un puccio) carte escursionistiche 1:25.000 (zona di confine.. Ce ne sono volute 2), GPS, binocoli 7x50 con stabilizzatore, reflex, obiettivi 18-55 e 55-300, Handycam... Che altro? Ah! Immancabili, fondamentali... Cioccolatini ripieni al caffè!!
Peso complessivo: 15Kg circa.
Bene, partenza: destinazione di oggi uno dei tratti più selvaggi e sconosciuti dell'alta Val d'Orba, dalla località di Vara Superiore fino alle sorgenti del torrente omonimo alla valle. Mezza giornata di risalita, 8Km per 290m circa di dislivello positivo fino al Passo del Faiallo, tra strette gole a picco sul fiume, radure, piccoli laghetti montani che costellano il primo tratto dell'Orba e le maestose faggete che vestono le pendici delle montagne di quest'area.
Arrivo per ora di cena a Faiallo.. il rifugio La Nuvola sul mare sembrava lì ad aspettarmi con un risotto zafferano e salsiccia che... Ma che buono. La mia cena al sacco nn si offenda.
Notte in tenda nella (vana) speranza che la nebbia si diradasse per concentrarmi su qualche ripresa interessante.
Sveglia alle 5:30: la nebbia se la rideva fuori dalla tenda aspettando che aprissi la zip per darmi il buon giorno.
Non si offenda neppure la colazione al sacco ma... La crostata appena fatta della Nuvola era necessaria per mitigare la delusione.
Bilancio direi positivo (a parte schiena un po' rotta... E promemoria per me - ed è L'ABC che trascuro sistematicamente - i cioccolatini vanno nella taschina davanti... A portata di mano!!)
Penso a come proporre questo itinerario: è impegnativo, un tratto è cordato, non è per tutti, ma chi ci verrà vedrà davvero una natura selvaggia, dimora di selvatici e che poco si presta alla frequentazione in massa dell'uomo.
Unica nota negativa della sera: ribadisco, niente riprese, le nuvole si divertono a creare scenari fiabeschi qui a 1000 metri.. A 4Km in linea d'aria dal mare. Così mi sono goduta la faggeta in versione Irish.. O Scottish, vedete un po' voi.
E comunque ci è riuscita di nuovo... La Val d'Orba per quanto si pensi di conoscerla, ti riesce il più delle volte a prendere in contropiede, per quanto si diversifica in paesaggi e ambienti ti mette davanti al fatto che ogni volta c'è qualcos'altro da scoprire. Si lo sapevo, sono cascata nell'essere troppo prolissa, che ci posso fare... È pazzesca. Va beh in parole povere: ti stupisce, sempre.
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