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Diario delle escursioni - La storia dimenticata del ghiaccio sui monti genovesi

Immagine del redattore: Chiara CaliseChiara Calise

Domenica 17 ottobre è stata davvero un'esperienza unica! Lungo questo bellissimo itinerario abbiamo rivissuto la storia antica di questi luoghi, una volta importantissimi crocevia, oggi troppo spesso dimenticati. Ad accoglierci, un bellissimo cielo azzurro e terso, reso tale dalla tramontana che ci soffiava contro. Una volta arrivati tutti, partiamo, dirigendoci sulla strada sterrata dei Laghi del Gorzente per poi deviare, nei pressi del Giogo di Paravanico, sull'Anello delle Sette Neviere. Da qui la vista su tutta la Val Polcevera, con la foschia tipica delle mattine autunnali che serpeggia nella valle verso il mare. Il tema principale di questa giornata è stata naturalmente la storia delle neviere: antiche strutture produttive del passato, intorno alla quale per ben due secoli, fu costruito un florido commercio. Durante il percorso abbiamo incontrato sette diverse neviere e ad ogni tappa ci siamo soffermati su aspetti diversi: la struttura e la costruzione di una neviera, le sue parti funzionali, la storia dei braccianti che lavoravano in quei luoghi, il monopolio assoluto dell'impresario, la tassa e gli adempimenti voluti dalla Repubblica di Genova, i principali utilizzi del ghiaccio e il graduale declino di questa forma di produzione così redditizia. Si, il tema principale era proprio questo, ma lungo il cammino abbiamo parlato anche di altre storie e abbiamo compiuto dei salti temporali anche molto ampi: dalla produzione del ghiaccio a cavallo tra XVII e XIX secolo, al periodo più lungo (dal medioevo) fino a tempi più recenti relativo al commercio sulla 'Via delle Capanne di Marcarolo', fino addirittura all'epoca del Senato romano, rivivendo la diatriba per il possedimento di questi territori da parte di popoli antichi. L'itinerario infatti propone altri due punti di interesse molto importanti: il Termine della Tavola di Polcevera, con la pietra miliare apposta nel 117 a.C. da due consoli romani, giunti a risolvere le controversie tra Genuates e Viturii Langenses per la ripartizione dei territori di questa regione, e la Pietra del Grano, punto di riferimento per i mercanti liguri e piemontesi e luogo di incontro tra essi per lo scambio delle merci provenienti dal litorale e dalla pianura oltre lo spartiacque. Raggiunto il punto alla quota maggiore del nostro itinerario, si è fatta ora di pranzo e ci siamo fermati ad ammirare il panorama intorno a noi, osservando le cime montuose del nostro entroterra, le più vicine alla città ed ammirando i diversi ambienti che si profilavano all'orizzonte. Durante tutto il percorso non sono mancate osservazioni naturalistiche su flora e fauna, perchè non abbiamo parlato soltanto di storia! In realtà quindi, il tema principale della giornata è stato il Territorio, con tutte le sue bellezze naturali e l' importanza della storia antica locale: l'alta Val Polcevera, con l'antica 'Via delle Capanne di Marcarolo' (ma non solo!) è sempre stata uno snodo fondamentale per i commerci, gli scambi, i passaggi tra la costa e l'Oltregiogo, tra versante mediterraneo e versante padano. Oggi non è più così, ma il nostro compito è e sarà quello di

valorizzare questi luoghi tramite iniziative come quella intrapresa da noi, per non dimenticare una storia che in realtà ci riguarda tutti, e che è parte del ricchissimo patrimonio storico culturale della nostra terra, la Liguria!


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